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Benvenuti nel sito della ASIP (Associazione per lo Studio delle Iperdotazioni Psichiche).

L'Associazione è nata allo scopo di approfondire e divulgare una nuova concezione della psiche e del disagio psichico.

Nel mondo attuale ha ampio riscontro il pregiudizio che il disagio psichico dipenda da fattori biologici, persino genetici, di stretta pertinenza medica. I fattori d'interazione sociale (storici e antropologici) sono sempre più tagliati fuori dalle spiegazioni ufficiali. La nostra concezione (la psicoterapia dialettica) sostiene invece che, contrariamente a quanto afferma la vulgata psichiatrica, qualità psichiche positive come la sensibilità, l'empatia, la creatività affettiva, sociale e culturale, la volizione etica, l'attitudine critica e innovativa facciano parte del bagaglio esistenziale di colui che sviluppa un malessere psichico o una psicopatologia. È sempre più necessaria, dunque, una teoria che spieghi il disagio psichico come l'espressione di un rapporto disfunzionale col mondo e come il mondo socio-affettivo possa danneggiare ricche dotazioni personali.

Dal nostro punto di vista, i sintomi — in quanto cristallizzazioni del disagio — per quanto possano apparire incongrui o gravi, non sono altro che risposte contratte e soprattutto non decifrate alla “malattia” del mondo. Qualcuno riesce a trasformarli in azioni etiche — più o meno innovative — o in opere d'arte, quindi a guarire; qualcun altro no. E resta “malato”. Allora rischia di cadere vittima del riduzionismo medico: di essere trattato da “inferiore” e curato come tale: psicofarmaci pesanti e intrusivi, che inducono dipendenza, anziché rispetto, analisi della storia personale, trasmissione di adeguati strumenti critici.

Il problema tocca tanto i bambini e gli adolescenti quanto gli adulti. Nei bambini si manifestano sempre più frequenti sindromi come l'ADHD (iperattività) o il perfezionismo ossessivo, che segnalano la pressione disordinante o iperordinante dei codici sociali sulla persona in formazione. Negli adolescenti si moltiplicano le sindromi depressive, il consumo di droghe e alcolici, la derealizzazione, l'autolesionismo, l'abuso di vita virtuale. Nel mondo adulto, chi più sente e riflette, più si dissocia dai moduli correnti ed entra in crisi, sviluppando ansie, fobie, panico, compulsioni, depressione. Ormai sempre di più ammalano i “migliori”: sensibili, empatici, scrupolosi, dubbiosi, ribelli, utopisti, visionari, virtuosi, rigorosi, vitali, esuberanti, appassionati, talentuosi, intuitivi, creativi, etc. etc…

Saperlo sulla base di fondate ipotesi scientifiche è forse il primo passo per cominciare a parlare fra noi un nuovo linguaggio.

Nicola Ghezzani


It was easter as I walked in the public gardens
hearing the frogs exhaling from the pond
watching traffic of magnificent cloud
moving without anxiety on open sky
season when lovers and writers find
an altering speech for altering things
an emphasis on new names, on the arm
a fresh hand with fresh power.

W. Auden, The age of anxiety

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